Verucchio

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Verucchio

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Provincia di Rimini. Posto in un area abitata sin dal periodo villanoviano, V. fece parte nel Medioevo dei domini dei Malatesta, dopo la cui decadenza passò ai Medici e ad una serie di feudatari della Santa Sede.

Un atto notarile del 1336 attesta che era allora attivo nel prestito a V. tale Sabbato ebreo[1].

Una presenza ebraica torna ad essere menzionata, duecento anni più tardi, in un documento del 1540, con cui la Santa Sede permetteva a Daniele di Mosè Bonaventura di Rimini, residente a V. ed a Salamone di David de Carthulis di Rimini, residente a Montescudo, di gestire un banco feneratizio a Rimini, Montescudo o V., secondo i patti stipulati con gli ebrei in Romagna[2].

 

Bibliografia

Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'Età moderna, in Vivanti, C. (a cura di), Storia d'Italia, Annali 11, Gli Ebrei in Italia, Torino 1996, pp. 175-235.

Muzzarelli, M.G., Rimini e gli ebrei fra Trecento e Cinquecento, in Romagna arte e storia, 16 (1986), pp. 31-48

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.


[1] Muzzarelli M.G., Rimini e gli ebrei fra Trecento e Cinquecento, p. 35. Anche il Luzzati ricorda la presenza ebraica a (Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale, p. 203).

[2] Muzzarelli M.G., op. cit., p. 38; Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 2009.

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