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Durante il Viceregno gli ebrei che abitavano a N. era considerati fiscalmente una sola comunità (Iudeca) con quelli della vicina Rutigliano. Nel 1521 essi dovevano insieme per i due terzi di Pasqua e agosto un contributo di 3 ducati, 1 tarì e 13 grani e mezzo, che versarono il 20 settembre a Trani per mano di Abraam Gardo[2].
Il 16 gennaio 1540 Rabi Levi, abitante qui, s’ impegnò a restituire antro un mese a Iaco de Scialo, abitante a Bari, la somma di 102 ducati e 2 tarì ricevuti a titolo di mutuo. Il 17 febbraio 1540 il sindaco e i deputati dell'università, alla presenza del locale capitano, si obbligarono a restituire entro il mese di settembre a Ludovico, medico fisico ebreo, la somma di 50 ducati, dei quali 30 ricevuti in mutuo e i rimanenti 20 a saldo di impegni precedenti[3].
Bibliografia
Colafemmina, C. – Corsi, P. – Dibenedetto, G., La presenza ebraica in Puglia. Fonti documentarie e bibliografiche, Bari 1981
Roppo, V., Memorie storiche del comune di Noicattaro, Noicattaro 1927.