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Rignano (Flaminio) (ריניאנו)
Provincia di Roma. Abitata fin dall’antichità dalla popolazione dei Capenati e poi entrata nell’orbita di Roma, R. fu nel Medioevo inizialmente tra i possedimenti della chiesa di Santa Maria in Trastevere, poi passò alla famiglia Savelli dal XII al XVI secolo, quando andò in mano ai Borgia, per essere riacquisita dai Savelli nel ‘600 ed in seguito andare ai Borghese e divenire ducato.
Papa Giulio III nel 1551 confermò i privilegi degli ebrei in alcune delle provincie dello Stato della Chiesa, compreso R. (Arignano). Nell'anno seguente e nel 1553 gli ebrei di R. pagavano la vigesima, insieme ai correligionari di quelle provincie[1]. Nell’elenco delle sinagoghe che, dal 1560 sino alla Bolla di espulsione del 1569, corrispondevano la tassa alla Casa dei Catecumeni di Roma, figurava anche quella di R., prima con 10 e poi con 12 scudi[2].
Nel lasso di tempo compreso tra il 1554 e il 1586, il medico e circoncisore Yehiel Coen Manoscrivi eseguì a R. cinque circoncisioni[3].
Nel 1587, in seguito alla Bolla di Sisto V, Salomone del fu Giacobbe, dimorante a R., ricevette la concessione quinquennale per un banco feneratizio a Castelnuovo di Porto. L’anno successivo, Angelo Audon, Cayo del fu Lustro e Isacco di Simeone da Nola (Caserta) ebbero, invece, la concessione per tre banchi feneratizi a R[4].
Bibliografia
Loevinson, E., La concession de banques de prêts aux Juifs par les Papes des seizième et dix-septième siècles, in REJXCIII (1932), pp. 157-178; XCIV (1933), pp. 167-183.
Pavoncello, N., Le comunità ebraiche laziali prima del bando di Pio V, in Lunario Romano 1980: Rinascimento nel Lazio, Roma 1980, pp. 47-77.
Ravenna, A., Appunti storici sulle comunità del Lazio, in RMI XVII (1951), pp. 305-311.
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
[1] Simonsohn, S., The Apostolic See, doc. 3003, 3087-8, 3168.
[2] Pavoncello, N., Le comunità ebraiche laziali, p. 70.
[3] Ravenna, A., Appunti storici sulle comunità del Lazio, pp. 306-310.
[4] Loevinson, E., La concession de banques de prêts aux Juifs par les Papes des seizième et dix-septième siècles, p. 161; p. 176.