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Provincia di Roma. Dal 1872 ha assunto il nome di Campagnano di Roma. Importante centro agricolo situato sulle pendici del Monte Razzano, fu acquistato nel 1410 dagli Orsini, sotto il cui dominio subì grandi trasformazioni urbanistiche. Nel XV secolo divenne meta di soggiorno di papi e personalità di alto rango e, nel 1558, fu compresa nel ducato di Bracciano[1].
Nel 1550 Moise Bonaventure di Nepi ebbe la concessione, valida per due anni, di prestare denaro a interesse in C., o altrove, nei termini fissati per i giudei nei domini papali[2]. La presenza ebraica nella città preesisteva, comunque, a questa data: una Gentilesca Campagnano, infatti, era attestata a Roma nel 1542. Dalla nostra cittadina proveniva, inoltre, Isach di Angelo de Campagnano, il quale sposò in Roma nel 1554 Ester di Moise Longo, vedova di Salomone de Marino[3].
Dell’antico gruppo ebraico rimane memoria in loco grazie ai resti dell'edificio della sinagoga, dove una tradizione popolare voleva che gli ebrei, nel lasciare il paese alla fine del XVI secolo, avessero nascosto un tesoro, per anni cercato invano dagli abitanti del luogo picconandone le pareti[4].
Bibliografia
Palanca, R. Campagnano: notizie storiche, Campagnano di Roma 2007.
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
Stow, K. R., The Jews in Rome¸ Leiden 1995.
Sacerdoti, A., Guida all'Italia ebraica, Genova 1986.