Titolo
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Provincia di Benevento. Sorge su una cresta rocciosa dominante il vallone Cento, tributario di sinistra del fiume Calore. Un terremoto la distrusse pressoché totalmente nel 1456. A causa di moti tellurici, l’antico borgo fu abbandonato nel 1930 a favore del vicino attuale abitato. Nel 1443 fu tassato per 74 fuochi fiscali e nel 1532 per 95.
L’11 ottobre 1494 la Camera della Sommaria ordinò al capitano di T. di permettere che l’ebrea Allegrezza lasciasse la cittadina e si trasferisse in un’altra località della provincia o a Napoli, essendo suo marito, di nome Gabriele, diventato cristiano. La donna poteva portare con sé i suoi beni dotali senza che alcuno le desse molestia, specialmente per i debiti ai quali fosse tenuto il marito[1].
Il 28 ottobre 1494 la stessa Camera ordinò al capitano di permettere che Gabriele de mastro Moyses ebreo si trasferisse, per sua maggiore comodità, con tutta la sua famiglia e i suoi beni mobili in Terra di Lavoro. Il capitano doveva anche provvedere, secondo giustizia, che il Gabriele recuperasse i crediti che aveva in Tocco e potesse vendere senza impedimento tutti i suoi beni mobili e stabili[2].
Bibliografia
Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Campania (IV), in Sefer Yuhasin 7 (1991), pp. 17-42.