Petilia Policastro

Titolo

Petilia Policastro

Testo

Provincia di Crotone. Fiorì come borgo bizantino su uno sperone roccioso del versante  sud-orientale della Sila Piccola, alla confluenza del Sòleo e del Cropa. Si è denominato Policastro fino al 1863, quando gli fu premesso il nome Petilia nella convinzione che insistesse sul sito di un’ antica città brettia, e poi romana, che aveva quel nome. Nell’XI secolo fu occupata dai normanni, poi fu compreso nel feudo di Crotone. Passò nel 1480 alla contea di Nicastro e dal 1496 al 1557 fu dei Carafa di Santa Severina.[1] Nel 1443 era tassata per 409 fuochi fiscali e nel 1521 per 492.

 

La comunità ebraica di P. doveva avere nella seconda metà del XV secolo una certa consistenza e importanza, a giudicare dal richiamo che esercitava su ebrei di altre località. Nel 1473, per esempio, vi sono attestati come immigrati provenienti dalla comunità di Cariati il figlio di un Mase Sclavo e il figlio di un Yoli, che presero moglie in questa località. Qui è registrato nel 1475 anche il figlio ed erede di un Gigeli, altro ebreo di Cariati[2].

In forza dell’espulsione decretata nel 1510 da Ferdinando il Cattolico, tutti gli israeliti ed i neofiti della comunità di P. dovettero prendere la via dell’esilio. Poiché i loro nuclei familiari erano stati censiti come membri ordinari della popolazione locale, le autorità chiesero di essere alleggerite del loro peso fiscale. La Camera della Sommaria per venire incontro alla richiesta, in data 30 luglio 1511 ordinò al tesoriere provinciale di inviare un’informazione accurata sui giudei ed i neofiti che erano andati via e sulla data esatta della loro partenza[3].

Il quartiere ebraico era ubicato quasi certamente vicino all’odierno Largo Santa Caterina, nei pressi del quale sussiste ancora il toponimo Porta da Judeca. La Porta era uno dei due ingressi dell’abitato, quello meridionale e Strada comunale Porta Giudecca è oggi denominata la via che collega questo antico accesso del paese alla strada statale della Piccola Sila (N° 109).

 

Bibliografia

 

Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei a Cariati, in Sefer Yuhasin 4 (1988), pp. 147-154. 

Pellicano Castagna, M., Storia dei  Feudi e dei Titoli Nobiliari della Calabria, Catanzaro Lido 2002


[1] Cfr. Pellicano Castagna, M., Storia dei Feudi, IV, pp. 146-149.

[2]ASNa, Sommaria, Partium 7, ff. 30v-31v; 11, f. 42r-v. Cfr. Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei a Cariati, pp. 147-149, nn. 1-2.

[3] ASNa, Sommaria, Licterarum deductionum foculariorum  3/3, fol. 63r.

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