Fiumefreddo Bruzio

Titolo

Fiumefreddo Bruzio

Testo

Provincia di Cosenza. Situata su di un poggio dirupato del versante occidentale della Catena Paolana, ebbe come primo feudatario noto Simone Mammistra, Giustiziere di Calabria nel 1199. Nel secolo XV fu dei Sanseverino di Bisignano, che la tennero, salvo un  breve periodo in cui fu dei Cardona, sino al 1521, e infine degli Alarçon Mendoza[1]. Nel 1443 fu tassata, insieme al casale Longobardi,  per  302 fuochi e nel 1532 per 502.

 

Il 7 ottobre 1534 don Pedro Gonzales de Mendoza, viceré di Calabria e feudatario di F., impose agli ufficiali e all’Università il rispetto dei capitoli conclusi con l’ebreo David Gattegno[2]. Con essi il Gattegno assicurava a sé e agli altri ebrei che fossero venuti ad abitare qui il libero approvvigionamento di derrate alimentari e di ogni altro genere di mercanzia, la tutela da indebite vessazioni e angherie, sia di natura economica sia di natura giudiziaria, e la libertà di spostamento.

Sotto il profilo religioso, i capitoli garantivano la libertà di raduno e di culto all’interno di una abitazione e quella di sepoltura in un luogo apposito. Quest’ultima richiesta era rafforzata dal richiamo alle consuetudini praticate dagli ebrei che avevano dimorato nel passato a F.

David Gattegno, che sottoscrisse la convenzione, apparteneva ad una famiglia ebraica di origine catalana da tempo residente a Roma. Nel 1517 era stato imprigionato ad Amantea, insieme al fratello Samuel, con l’accusa di essersi appropriato di alcune pezze di seta. Sulla loro onorabilità testimoniarono a Roma, dinanzi al giudice palatino Antonio da Cortona, numerosi mercanti e artigiani che erano stati in rapporti d’affari con i due.

I capitoli di F. sarebbero poi serviti da base per la stesura della convenzione tra l’ebreo calabrese Samuel detto Simone Cuscio e gli Orsini per l’apertura nel 1543 di un banco di prestito a Sacrofano[3].

 

Bibliografia

 

Esposito, A., La doppia vita di un documento. I capitoli per gli ebrei di Fiumefreddo Bruzio (1534) riutilizzati per Sacrofano di Roma (1543 ?), in Atti del IX Congresso internazionale dell’Associazione Italiana per lo studio del Giudaismo(Potenza-Venosa, 20-24 settembre 1992), a cura di Fonseca, C.D. -  Luzzati, M. -  Tamani, G. -  Colafemmina, C., Galatina 1996.

Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, Catanzaro Lido 1996.

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.

 

 

           

 


[1]Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, II, pp. 243-245.

[2]Esposito, A., La doppia vita di un documento. I capitoli per gli ebrei di Fiumefreddo Bruzio (1534) riutilizzati per Sacrofano di Roma (1543 ?), pp. 241-248.

[3]Esposito, A., La doppia vita di un documento, pp. 245-246; Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews. Documents: 1539-1545, p., 2346, n. 2239.

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