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L’11 dicembre 1441 Alfonso I d’Aragona ordinò ai portolani e ad altri ufficiali di Calabria di permettere a Carlo Ruffo, conte di Sinopoli, di esigere la tassa della mortafa (ius morthafa Iudeorum) e le altre ragioni fiscali dei Giudei di tutte le sue terre, tra cui C.[2].
Nel 1508 la Iudeca locale fu tassata per 2 ducati, 2 tarì e 10 grani quale sua quota del donativo di 450 ducati imposto dal Viceré ai giudei di Calabria. Il pagamento fu effettuato a Terranova il 10 aprile 1508 per mano di Sibidai Amar[3].
Bibliografia
AA.VV ( a cura di), Fonti Aragonesi, Napoli 1957-1990.
Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, Chiaravalle Centrale 1984.
Valente, G., Dizionario bibliografico biografico geografico storico della Calabria, Chiaravalle Centrale, 1988.
[1]Valente, G., Dizionario bibliografico biografico geografico storico della Calabria, I, pp. 391-394; Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, I, , pp. 331-335.
[2] Fonti aragonesi, I, a cura di J. Mazzoleni, Napoli 1957, p. 32, doc. 61.
[3] ASNa, Sommaria, Tesorieri e percettori, 4064.