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Vizzini, posta in Val di Noto fra Siracusa e Licata, fu una terra reginale, le cui origini affondavano proprio nell’epoca medievale. La prima testimonianza di una presenza ebraica risale al 1415, quando la regina Bianca concesse licenza al medico Gaudio di Abramo di Siracusa di praticare la sua arte in tutto il suo territorio, compresa V[1]: in quell'anno già esisteva nella cittadina una comunità ebraica, che otteneva protezione da parte della regina[2].
Gli ebrei di V. furono, inoltre, tra le vittime delle persecuzioni degli anni settanta del XV secolo, ma si ignora il numero delle perdite[3], come poco si sa più in generale sulla comunità, che dovette essere molto piccola e che figura negli elenchi contributivi insieme alle altre della camera reginale[4].
Del quartiere ebraico e della sinagoga non giunte tracce sino a noi.