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Santa Lucia del Mela, alcuni chilometri a sud di Milazzo, in Val Demone, era una terra demaniale, le cui origini risalivano all'epoca normanna.
Una presenza ebraica è qui attestata per la prima volta nel 1407, quando re Martino I ordinò ai funzionari locali di portare a termine il processo intentato ad un ebreo per aver praticato la medicina senza licenza[1]. Nel 1490, poco tempo prima dell'espulsione, la comunità ebbe, inoltre, bisogno di protezione dalle minacce di violenza[2].
Il gruppo ebraico di S. fu tra quelli che, al principio del '400, prestarono dei soldi al sovrano: da allora esso figura sulle liste delle tasse, ma corrisponde sempre somme esigue, cosa da cui risulta che rimase di dimensioni relativamente piccole fino alla cacciata[3].
Nella cittadina non sono rimaste tracce del quartiere ebraico o della sinagoga.