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Piazza (oggi Piazza Armerina), che si trova in Val di Noto sull'altopiano centrale della Sicilia, fra Castrogiovanni (l’odierna Enna) e Caltagirone, era una terra demaniale. Il sito sul quale essa insiste era abitato già nel primo millennio a.C., e, da allora, lo è stato con continuità per tutta l’antichità ed il medioevo. La prima notizia sugli ebrei di P. risale al 1408, quando re Martino I ordinò loro di fornire le bandiere per il castello ogni tre anni[1]. Dal 1427 la comunità ebraica figura, inoltre, regolarmente sulle liste per l’esazione delle tasse, dalle quali essa risulta di medie dimensioni, caratteristica questa che avrebbe mantenuto sino all'espulsione[2].
Trovandosi P. al centro di una zona fertile, gli ebrei del luogo furono impegnarti nelle produzioni e nei commerci connessi all’agricoltura, ma furono attivi anche in altri ambiti economici.
Il quartiere ebraico era situato nella parte sud della città, fuori delle mura: a ricordarlo rimane oggi solo il toponimo.