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Provincia di Roma. Esistente con tutta probabilità già nel IX a.C., il centro è attestato per la prima volta nella documentazione in relazione alla battaglia del Mar Sardo (540 a.C.). Vittima delle incursioni saracene, l’antica Caere fu spostata su di un’altura, prendendo il nome di Caere Nova (l’attuale Ceri), e fu donata nell’817 da Ludovico I alla Santa Sede. Appartenuta, in seguito, ai Crescenzi e ai Venturini, nel ‘400 C. divenne feudo degli Orsini e dei Ruspoli.
Allo stato attuale della ricerca, una testimonianza di una presenza ebraica a C. si ha solo attraverso un registro di collettorie della Camera Apostolica, risalente al 1470[1].
Bibliografia
Esposito, A., La presenza ebraica in una regione pontificia nel tardo medioevo: il patrimonio di S. Pietro in Tuscia e Viterbo, in Gli ebrei nello Stato Pontificio fino al Ghetto, Atti Italia Judaica VI (1995), Roma 1998, pp. 187-203.
[1] Esposito, A., La presenza ebraica in una regione pontificia, p. 190.