Sale

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Sale

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Sale, in Piemonte nella provincia di Alessandria. Feudo dei Beccaria nel 1339, fu signoria del conte di Carmagnola, quindi dei Visconti e poi degli Sforza. Dopo la pace di Aquisgrana del 1748 passò definitivamente sotto il dominio sabaudo.

La presenza ebraica S. risale alla seconda metà del '400, però la data precisa del primo insediamento non risulta dalla documentazione. Uno di quelli primi ebrei fu Angelo, figlio di Davide de Gallis e Mose, figlio di Dactilo de Gallis, che nel 1463 ottiene la conferma di duca Francesco I Sforza della condotta firmata con gli uomini di S. Mose vendeva la sua porzione del banco a Davide, e dopo di ciò l'intero banco fu venduto a Symone e Angelo, figli di Zachariah da Parma. Duca Galeazzo Maria Sforza approvò le vendite e confermò agli acquirenti i privilege dei primi banchieri (1468). Il banco fu diretto da Abramo. Verso il 1475 Abramo si rivolge dal duca, chiedendo che non venga esaudita la richiesta di Simone Finzi da Parma che vuole aprire un altro banco a S., ma ovviamente senza produrre il risultato desiderato da Abramo.[1]

Negli stessi anni anche Mosè di Abramo da Treviso fu banchiere a S. La sua casa e banco furono derubati intorno al 1465. In seguito si trasferiva a Tortona.[2]

Nella metà del '500 Rafaele Norsa fu banchiere a S.[3]


[1]  Simonsohn, Milan, Doc. 1040-1, 1043, 1549, 1640. 1944.

[2]  Ivi, Doc. 884. Per un'altra rapina d'un banco a S. si ved. Doc. 1924. Anche il banco di Simone Finzi subì una rapina (1492). Si ved. Doc. 2199.     

[3] Docc. 2855, 2991.

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