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In provincia di Bari, nell’entroterra, a poca distanza dal capoluogo. Nel 1464 Ferrante I d’Aragona lo donò col feudo di Bari a Francesco Sforza, duca di Milano. Fece poi parte del ducato di Bari concesso dagli spagnoli a Isabella d’Aragona (1501) ed ereditato da sua figlia Bona, regina di Polonia (1524 – 1557). Nel 1443 era tassato per 186 fuochi, nel 1474 per 248.
Il 18 novembre 1467 Ferrante I accolse la richiesta presentata a lui dalle autorità locali che le due casate di giudei che abitavano a Modugno godessero di tutti i privilegi dei giudei di Barletta e di Trani e fossero franchi, liberi e immuni con i loro figli e beni, essendo essi loro concittadini[1].
Il 27 gennaio 1499 Ludovico il Moro, che teneva il ducato di Bari in nome del nipote Francesco Sforza, incaricò Francesco Casato, suo ambasciatore a Napoli, di intervenire perché ai suoi soldati che si trovavano a Modugno e a Palo fosse concessa una dilazione nel pagamento dei debiti che avevano contratto con i giudei. Il Duca comunicò ai deputati di Bari la sua iniziativa e ingiunse loro di impedire che gli ufficiali regi facessero pressioni sui soldati che erano a Modugno perché si affrettassero a restituire il denaro preso in prestito[2].