Titolo
Testo
Mesoraca
Provincia di Crotone. Fondata secondo alcuni dagli Enotri, M. deriva il proprio nome dal greco mesourakion (“ruscello che scorre in mezzo”) e fu un centro della Magna Grecia alleato di Crotone contro Locri. Attivo in età romana, nel Medioevo fu un casale di Catanzaro ed in seguito un possedimento dei Ruffo, dei Caivano, dei Caracciolo, degli Spinelli di Castrovillari e degli Altemps, che l’avrebbero tenuta sino all’abolizione dei feudi.
Una presenza ebraica a C. vi era forse già nel XIII secolo[1] e sappiamo che, nel 1471, aveva iniziato qui la propria attività Salomone di Isacco il Medico[2].
Nel 1491 un certo Harya si era trasferito da qui a Corigliano Calabro[3], ma la iudeca locale esisteva ancora nel 1508, quando pagava per le tasse 2 denari, 3 tarì e 14 grani (restando in debito di 1 tarì e 6 grani), era sottoposta ad un donativo di 6 denari e 1 tarì ed era composta da 5 fuochi[4].
In virtù del decreto di espulsione, però, nel 1511 le famiglie ebraiche, che nel frattempo erano divenute una decina, avevano ormai lasciato M.[5], come attestano i provvedimenti presi dalla Sommaria, dietro sollecitazione del Comune, per toglierle dalle liste dei tributi nel 1512[6].
Bibliografia
Colafemmina, C., Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, in Per la storia degli ebrei in Calabria. Saggi e documenti, Soveria Mannelli 1996, pp. 43-68.
Colafemmina, C., The Jews in Calabria, Leiden-Boston 2012.
[1] Colafemmina, C., Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, p. 43.
[2] Colafemmina, C., Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, p. 24.
[3] Colafemmina, C., The Jews in Calabria, doc. 265.
[4] Colafemmina, C., The Jews in Calabria, doc. 444 e Idem, Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, p. 49.
[5] Colafemmina, C., The Jews in Calabria, doc. 494 e Idem, Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, p. 153.
[6] Colafemmina, C., The Jews in Calabria, doc. 513 e 524 e Idem, Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, pp. 64-65.