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In provincia di Avellino, sul versante sinistro della valle dell’Ufita, al di sotto del passo di Mirabella. Insieme con i suoi casali, nel 1443 fu tassata per 136 fuochi.
Nel 1480 Abram de la Grotta Minarda consegnò al commissario Garsia de Vera 105 ducati quale parte delle imposizioni fiscali dovute per quell'anno dai giudei di Capitanata e Principato Ultra[1]
Nel 1491 un giudeo di nome Amadio risulta annoverato tra i fuochi locali. Egli fu in quell'anno al centro di diversi interventi della Camera della Sommaria. Questa lo obbligò al pagamento dei contributi fiscali ordinari, ma lo esentò da quelli straordinari in forza dei privilegi accordati ai giudei del Regno. Nel 1494 la Sommaria ordinò al capitano e all'università di non esigere dal giudeo neppure i contributi ordinari, poiché egli li pagava con i giudei di Terra di Lavoro[2].