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Chiavano, frazione nel comune di Cascia in provincia di Perugia. Apparteneva al ducato di Spoleto.
Nel Castello di C. esisteva un banco di prestito ebraico nella prima metà del '500. Nel 1541 il consiglio del comune di Cascia proibiva ai propri ufficiali la consegna di pegni a quel banco.[1]
Il camerlengo papale dava ordine nel 1544 al governatore di Cascia perchè costringa Simone e Ventura da C. di restituire al monastero S. Maria nella diocese di Ascoli i calici ed altri oggetti sacri che lo stesso monastero aveva impegnato con loro. I prestatori rifiutano nonostante la disponibilità del monastero di rimborsare il capitale.[2]
Il proprietario del banco nel 1554 fu Rubino di Consolo da Spoleto, banchiere anche a Terni ed a Santa Fiora e suo fratello Simone. Furono creditori del comune di Cascia, insolvente al momento della scadenza del prestito nel 1555. Per rappresaglia il comune scaccia i banchieri dal Castello e ordina la chiusura del banco.[3]