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Provincia di Cuneo. Il nome compare per la prima volta in un documento del 1123, ma le origini dell’insediamento sono più antiche. Esso divenne feudo di Bonifacio del Vasto e fu capoluogo di un potente marchesato, ma nel 1361 B. passò sotto il dominio dei Savoia.

Manuele Feya, multato per aver esatto un interesse esagerato (1429-30), è il primo ebreo attestato a B. di cui si sappia il nome.

Nel censo degli ebrei piemontesi del 1596 vengono elencati per questa località i fratelli di Momelliano, membri di una famiglia che restò a B. almeno sino al 1629[1].

Anche a B. il nucleo ebraico era composto principalmente di banchieri, tra cui si ricordano nel 1580 Moyse Lates, nel 1584 i figli ed eredi del fu Jacob Momigliano, nel 1596 i fratelli Momigliano, nel 1598 Anselmo Momigliano (attestato anche nel 1610 con gli altri fratelli e nel 1624 con il solo fratello Abramo)[2].

Talvolta, sotto la dominazione  dei Savoia, gli ebrei vennero qui inquisiti per vere o fittizie infrazioni ai privilegi loro concessi. Nel 1605, ad esempio, i fratelli Anselmo e Abramo Momigliano furono multati per l'ingente somma di 473.3.0 lire, mentre Ester Cresca pagò 98.11.5 lire sopra i contratti illeciti. Simili vicende si ripeterono anche intorno al 1624. L'inchiesta sugli ebrei delle varie località costò diverse somme alle Comunità ebraiche del ducato, tra cui quella di B.[3].

Gli ebrei di B. figurano nelle liste degli contribuenti alle tasse della Comunità del ducato, come per esempio nel 1708 e 1730 (cassella)[4].

Quando i ghetti furono istituiti in Piemonte, negli anni Venti e Trenta del '700, i piccoli gruppi di ebrei vennero trasferiti nei centri più grandi: ciò avvenne anche per i pochi di B., che dovettero aggregarsi al ghetto di Saluzzo[5].    

Bibliografia

Foa,, S., La politica economica della casa Savoia verso gli ebrei dal secolo XVI fino alla rivoluzione francese. Il portofranco di Villafranca (Nizza), Roma 1962.

Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535.

Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.


[1] Segre, R., Piedmont, doc. 154, 1645, 2106.

[2] Foa, S., Banchi e banchieri, p. 477 e segg., 520 e segg., 524 e segg.; Loevinson, E., Banques de prêts, p. 158; Segre, R., op. cit., doc. 1294, 1361, 1639, 1861, 2040.

[3] Segre, R., op. cit., doc. 1788, 2041.

[4] Ivi, doc. 2532, 2787; Foa, S., Politica economica, p. 107 e segg., 110 e segg.

[5] Segre, R., op. cit., doc. 2662.

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