Castrogiovanni

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Castrogiovanni

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Castrogiovanni (l’odierna Enna) si trova in Val di Noto, sull'altopiano centrale della Sicilia, ad un’altezza di 931 metri e 75 chilometri ad ovest di Catania.

L’area di C., abitata da tempi remoti, fu colonizzata dai Greci e poi assoggetta ai Romani ed ai loro successori. Fu, poi, uno degli ultimi baluardi della resistenza araba alla conquista normanna ed entrò a far parte del demanio reale.

Alcuni ebrei abitavano forse a C. già in epoca musulmana, mentre la prima menzione della loro presenza in età aragonese risale al 1360, anno in cui Federico III (IV) dava licenza agli ebrei di C. di costruire una nuova sinagoga. Il vecchio edificio, infatti, situato nel quartiere in cui avevano risieduto in precedenza (rabato), era stato distrutto durante la guerra ed il nuovo sito prescelto si trovava nella contrada di San Niccolò di Plaza, in qua contrata Iudei ipsi pro maiori parte habitant et morantur.  Alcuni anni più tardi, poi, il comune di C., con l'assenso del re Federico, nominò Maestro Salomone da Cammarata, chirurgo ufficiale[1].

In seguito alle guerre della reconquista aragonese alla fine del '300, la popolazione ebraica di C. diminuì, scendendo da 80 a 16 famiglie (1403) e per molto tempo la situazione non migliorò, soprattutto a causa della peste che colpì il territorio nel 1463. Negli ultimi anni del '400, però, vi fu una certa ripresa demografica della comunità ebraica locale, che, al momento della cacciata dalla Sicilia, contava 54 famiglie circa.

Abbondanti sono le notizie riguardanti le attività economiche degli ebrei di C., che vediamo impegnati nei settori tradizionali dei correligionari siciliani, ovvero quelli dell’artigianato e del commercio. Non restano, invece, tracce del quartiere ebraico, che si è pensato dovesse trovarsi ad ovest del Castello Lombardia[2].


[1]  Simonsohn, Jews in Sicily, Doc. 762 (sinagoga), 994, 1004 (chirurgo). Sui rapporti degli ebrei con l'autorità, con le istituzioni comunitarie ed altri aspetti si veda la voce relativa alla città di Palermo.  

[2]  Ibid., Doc. 1660, 1727, 1757, 5511 (popolazione). Per le attività economiche si veda ibid., passim.

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