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Provincia di Fermo. Posto sul territorio della romana Cluana, distrutta dai goti, il centro medievale fu fondato nell’XI secolo e nel XIII divenne un libero Comune. Faceva parte dello Stato della Chiesa.
Nel 1409 papa Gregorio XII arruolò al proprio servizio 220 armigeri condotti dal guelfo Rodolfo da Varano e dai suoi figli Gentilpandolfo e Berardo e come stipendio assegnò loro le tasse da esigere in varie località e Comunità ebraiche dei suoi domini: il contributo dovuto dai giudei di S. nel 1410 fu di 4.30.0 ducati, nel 1412 di 4.30.0 e 1.23.8 fiorini e nel 1414 di 4.30.0 ducati[1].
Nel '500 S. fu un insediamento di banchieri ebrei: fra le tolleranze concesse per questa località dal Camerlengo papale si ricordano quelle di Elia, Daniele e Ventura, figli di Angelo e Angelo figlio di Lazzaro (1533, 1538), Mele del Banco, figlio di Maestro Moyse Alpha dal reame di Sicilia e Mele di Amadeo, genero di Moyse (1541), Raffaele Alpha e Magistro Moyse Alpha (1542), Elia, figlio di Angelo ed i suoi nipoti Angelo e Abramo (1543), Mele di Amadeo da Capua (1543), Simone Finsi, Mattatia Foa e Mometto Pontelle (1546) ed ancora Magistro Moyse Alpha e Mele di Amadeo (1550)[2].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.