Titolo
Testo
Provincia di Ascoli Piceno. Centro di origine romana, il cui nome deriva da quello di Publio Maltino Basso, fu donato da Carlo Magno al vescovo di Ascoli.
Papa Paolo III confermò nel 1549 l'accordo fra il cardinale Guido Ascanio Sforza, suo camerlengo, e le comunità ebraiche delle Marche, compresa quella di M., in merito alla seconda rata della tassa di 3.000 scudi e alla nomina dei percettori ebrei[1].
Nel 1550 Giulio III incaricò il vescovo di Camerino, suo vicelegato nelle Marche, di costringere gli ebrei della regione, compresi quelli di questa località, a corrispondere le imposte correnti[2].
Lo stesso papa concessee, poi, nel 1553 agli ebrei delle Marche, tra cui il gruppo di M., la proroga dei privilegi ed un perdono generale di tutti i delitti, in seguito alla promessa di pagare 16.000 scudi per la vigesima[3].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.