Arpaia

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Arpaia

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Provincia di Benevento.  Situata in una gola comunemente identificata con le Forche Caudine, per la sua posizione di eccezionale importanza strategica, a dominio della via Appia che dalla Campania conduceva in Puglia, fu più volte al centro di contese belliche.  Nel 1443 era tassata per 82 fuochi, nel 1532 per 116.

 

Su ricorso degli ebrei che abitavano ad A., la Camera della Sommaria ordinò il 9 settembre 1494 al capitano di quella terra di far osservare dai gabellieri del passo di Arienzo le immunità da diritti e balzelli concesse agli ebrei del Regno e ai cittadini di A. per le robe e le mercanzie che introducevano in città attraverso quel passo e la restituzione delle somme che erano state loro estorte dai gabellieri l’anno precedente[1].

Nell’agosto del 1500 gli eredi del defunto Guglielmo da Benevento protestarono, invece, contro la cittadinanza, a causa delle contribuzioni fiscali cui essa voleva sottoporli per i beni che possedevano lì ed in altri luoghi del Regno, sostenendo che la Regia Corte li aveva esentati da tali pagamenti[2].

 

 

Bibliografia

 

Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Campania (III), in Sefer Yuhasin 4 (1988).

Silvestri, A., Gli Ebrei nel Regno di Napoli durante la dominazione aragonese, in Campania sacra 18/1 (1987).


[1] Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Campania (III), p. 132, doc. 36.

[2] Silvestri, A., Gli Ebrei nel Regno di Napoli durante la dominazione aragonese, p. 31.

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