Pergine Valsugana

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Pergine Valsugana

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Provincia di Trento. Sita in un’area abitata già in epoca preistorica, P. fece poi parte del municipio romano di Feltre e del Ducato longobardo di Trento, per passare poi ai Franchi. Entrata sin da subito nel Principato vescovile di Trento, P. andò a metà del XIV secolo ai Conti del Tirolo. Protagonista della rivolta dei contadini del 1525, il centro tornò al principe-vescovo tridentino negli anni ’30 del Cinquecento.

Quello di P. fu un insediamento di banchieri: nel 1596 il cardinale Enrico Caetani, Camerlengo papale, concesse a Giuseppe da Bolzano una tolleranza per tenervi un banco e nel 1606 il cardinale Pietro Aldobrandini dette ad Abramo da Montalboddo i privilegi dei banchieri ebrei nei territori dentro e fuori dei stati papali. Tale concessione fu esteso nel 1611-1613 anche a Beniamino Bendavid, Salvatore Belforte, Abramo de Casa e Giacobbe Montalboddo. Ulteriore proroga del privilegio fu emanata nel 1622 ai sunnominati e ad Emanuele e Lazzaro Montalboddo e Iohanan di Beniamino[1].

Bibliografia

Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.


[1] Loevinson, E., Banques de prêts, p. 170 e segg.

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