Piasco

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Piasco

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Provincia di Cuneo. Sito a 20 chilometri dal capoluogo, le sue origini risalgono all'epoca romana e fu incluso nel Marchesato di Saluzzo. Nei primi anni del '600 fu assoggettato alla casa Savoia e subì saccheggi ed epidemie in questo secolo e nel successivo.

L’esistenza di una presenza ebraica a P. prima del 1484 risulta da un editto d'espulsione emanato da Ludovico II, Marchese di Saluzzo dietro richiesta del Comune[1].

Alla fine del '500 P. diventò meta di banchieri ebrei e nel 1590 l'Infanta Caterina, Duchessa di Savoia, confermò i privilegi di alcuni di loro,  tra cui a Jacob Dina. 

Dopo il 1599 cessava anche qui l'attività bancaria e, con essa, la presenza ebraica più in generale[2].

Bibliografia

Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535.

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.


[1] Segre, R., Piedmont, doc. 767.

[2] Foa, S., Banchi e banchieri, p. 331 e segg.; Segre, R., op. cit., doc. 1471, 1472, 1486, 1518, 1522, 1578, 1601, 1655, 1685.

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