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Provincia di Alessandria. Distante 15 chilometri dal capoluogo, nel Medioevo fece parte dei domini del Monferrato e di Milano, mentre, dal 1707, del Piemonte.
La prima notizia relativa ad una presenza ebraica a F. risale al 1585, quando Michele de Filziano, commerciante nel territorio del Marchese di Ceva, si lamentò, chiedendo aiuto, presso il Duca di Milano perché era stato derubato imprigionato e torturato da Andrea, figlio del Marchese, nonostante un salvacondotto concessogli dal Duca[1].
Alla metà del '500 abitavano a F. alcuni banchieri ebrei, ai quali i debitori chiesero diverse volte la concessione di una moratoria[2].
Vidal o Vitale (Sacerdoti) risiedette a F. negli anni 1551-1554 e fu coinvolto nel complotto per assassinare Jacob Levi e suo figlio Lazzarino, residenti a Pavia[3]. Egli era, inoltre, uso maltrattare la figlia Sara, che si vide costretta a rivolgersi al Duca di Milano, per trovare soccorso contro il padre e la matrigna. Il Duca ordinò perciò al governatore di Alessandria di muoversi per aiutare la donna[4].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll. Jerusalem 1982-1986.