Annone

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Annone (di Brianza)

Provincia di Lecco. Posto sulle rive dell’omonimo lago, in pieno Medioevo fu dominato dalla famiglia degli Annoni e nel ‘500 fu preso da Gian Giacomo Medici, per poi passare, alla metà del secolo, alla famiglia D’Adda.

La prima notizia sugli ebrei di A. risale al 1470, quando il duca Galeazzo Maria Sforza imposeneva della tasse sugli israeliti del ducato di Milano. Fra i tassati vi fu Petrucio da Bassignana ad A., che doveva pagare 75.10.6 lire[1]. Due anni più tardi Petrucio lasciò la località, dove prestava soldi ad interesse. Non avendo potuto riscuotere tutti i sui crediti, egli richiese l'aiuto del duca, ma, alcuni anni più tardi, non era ancora stato soddisfatto[2].

Petrucio fu seguito come prestatore a A. da un Giuseppe, che fu derubato anche dei pegni dei suoi clienti: un commissario ducale venne allora inviato per rintracciare i ladri e recuperare la furtiva[3].

Contemporaneamente, anche un certo Isacco abitava a A.: uomo di affari, aveva difficoltà con i debitori e un commissario di Oltre Po fu incaricato di aiutarlo[4].

Nel 1477 il Comune di A. fece istanza presso il duca Gian Galeazzo Maria Sforza per concedere licenza ad Anselmo (Asher), genero di Giuseppe ed oriundo di Asti, di poter prestare a A. Il duca dette l’assenso[5], ma,  l'anno seguente, Anselmo fu messo agli arresti dal podestà. La vicenda suscitò un conflitto tra il Comune ed un commissario sulla competenza legale di giudicare Anselmo. Da parte di Anselmo si sostenne che un ebreo non era in grado di ottenere giustizia ad A.[6].

Pochi altri ebrei abitavano in questa località nella seconda metà del '400[7].

Bibliografia

Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982–1986.


[1] Simonsohn, S., Duchy of Milan, doc. 1205.

[2] Ivi, doc. 1428, 2127.

[3] Ivi, doc. 1651.

[4] Ivi, doc. 1653.

[5] Ivi, doc. 1705

[6] Ivi, doc. 1817, 1820.

[7] Ivi, passim.

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