Montemilone

Titolo

Montemilone

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Montemilone (già Pollenza)

Provincia di Macerata. L’insediamento di Pollenza era intorno al IV secolo a.C. uno dei più importanti del Piceno, ma subì un declino in epoca imperiale. A partire dal IX secolo il suo nome mutò in M., in onore del franco Milone che l’aveva avuta in feudo, e dal XIII fu un Comune indipendente. Alla metà del ‘300 il centro era stato classificato tra le civitates mediocres dall’Albornoz ed in seguito conobbe il dominio di vari signori (tra cui Buonaccorsi, Lazzarini, Varano e Malatesta), per poi tornare direttamente alla Santa Sede intorno alla metà del XV secolo.

Nel 1409 papa Gregorio XII arruolò armigeri condotti dal guelfo  Rodolfo di Varano e dai suoi figli Gentilpandolfo e Berardo e per stipendio assegnò loro il denaro dalle tasse da esigere quell’anno in varie località e comunità ebraiche dei suoi domini: il contributo dovuto dai giudei di M. nel 1414 fu di 20 bolognini, 1 soldo e 7 denari[1].

Nel 1525 Lazzaro di Consiglio da Macerata ottenne una tolleranza per poter fenerare in questa località, prorogata poi per un quinquennio[2].

Intorno al 1537, infine, abitava a M. anche il medico Lustro[3].

Bibliografia

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews,  8 voll., Toronto 1988-1991.


[1] Simonsohn, S., The Apostolic See,doc. 579.

[2]  Ivi, doc. 1339.

[3]  Ivi, doc. 1833.

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