Titolo
Testo
Dosolo (דוזולו)
Provincia di Mantova. Posto presso la riva sinistra del Po, circa 15 km a monte della confluenza con l’Oglio, fece parte del ducato di Mantova sino al 1631, quando passò sotto il dominio del duca di Guastalla.
Il primo accenno alla presenza ebraica a D. risale al 1517: in quell’anno, Lazzaro (Eleazar) di Cesena, dimorante qui, era arbitro nella controversia riguardante il banco di Mosè Norsa[1].
Poco più di una quarantina d’anni dopo (1558), il banco feneratizio risultava in mano ai fratelli Leone (Yehudah), Angelo (Mordekhai) e Lazzaro (Eleazar) da Colonia e a Giuseppe da Colonia. L’attività continuò, poi, sino alla fine del secolo con alcune famiglie di feneratori[2].
Nell’elenco delle località che contribuirono al pagamento per i privilegi ebraici nel 1597, figura anche D. (insieme a Gazzuolo) per circa 265 scudi[3].
Il banco di D. restò aperto all’inizio del XVII secolo con i membri delle famiglie Finzi e Fano[4].
Non sono stati reperiti, sino ad ora, ulteriori documenti relativi al gruppo ebraico della località.
Rabbini
Tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, fu rabbino a D., oltre che in varie altre località dell’area mantovana, Hananiah di Salomone Finzi, autore di svariate opere[5].
Bibliografia
Mortara, M., Indice alfabetico dei rabbini e scrittori israeliti, Padova 1886.
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977.
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Milan, Jerusalem 1982-1986.
[1] Archivio Gonzaga di Mantova (Libro dei decreti), 21 giugno1517, citato in Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Mantua, p. 226, nota 88; cfr. ivi, p. 20.
[2] Nel 1577 ricevette l’autorizzazione a fenerare Marco (Mordekhai) Grassetto; nel 1587 e nel 1594, la ricevettero i fratelli Bonaiuto (Azariah), Angelo (Mordekhai) e Graziadio (Hananiah) Finzi, che fu anche rabbino a D. e in altre località. Le autorità accettarono il fatto che solo due dei fratelli avrebbero abitato stabilmente nella località con le famiglie (ivi, p. 226, nota 88). Angelo e Giuseppe Colonia (Cologna) sono menzionati in documenti degli anni Cinquanta del XVI secolo, relativi al ducato di Milano. Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, II, doc. 2967; IV, p. 2260.
[3] Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Mantua, p. 166.
[4] Nel 1605 il permesso di fenerare venne concesso ai fratelli Bonaiuto (Azariah), Angelo (Mordekhai) e Graziadio (Hananiah) Finzi; nel 1609 venne concesso il permesso di vendere il banco ai figli di Giuseppe Fano. Ivi, p. 236 (nota).
[5] Ivi, pp. 708-709; Mortara, M., Indice, p. 22.