Calascibetta

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Calascibetta

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Calascibetta, situata pochi chilometri a nord di Castrogiovanni (Enna), in Val di Noto, faceva parte del demanio reale ed era stata costruita dagli Arabi sui ruderi di un precedente insediamento.

La comunità ebraica di C. fu una tra le più piccole dell'isola e viene menzionata per la prima volta negli atti ufficiali nel 1415, quando, insieme ad altre, aveva promesso alla Corona un prestito complessivo di circa 1.000 once (al quale avrebbe contribuito con l’esigua somma di 5 once). In seguito essa addirittura decrebbe e, nel 1460, era ormai passata da 30 a 15 famiglie, un dato che sarebbe rimasto immutato fino all'espulsione del 1492: il gruppo ebraico di C. era divenuto nella seconda metà del Quattrocento così povero, che nel 1487 il viceré Gaspar de Spes decise di fargli dono di 3.29.11 once.

Dopo la cacciata degli ebrei la sinagoga fu trasformata nella chiesa di S. Maria della Catena, mentre la localizzazione del quartiere ebraico è tutt’ora possibile grazie al superstite toponimo “via Giudea”[1].


[1] Simonsohn, Jews in Sicily, Doc. 1912, 3538, 5041, 5926. Sui rapporti degli ebrei con l'autorità, con le istituzioni comunitarie ed altri aspetti si veda la voce relativa alla città di Palermo.

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