Vignola

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Vignola

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Provincia di Modena. Posta in un area abitata già in epoca romana, V. fu nel Medioevo un’importante postazione strategica per il Panaro e nel XIII fu controllata da Modena, per passare poi agli Este. Questi ultimi la dettero ai Contrari all’inizio del ‘400, ma nella seconda metà del secolo successivo V. passò ai Boncompagni.

Un responsum di Azriel Diena, risalente al primo trentennio del XVI secolo, attesta la presenza ebraica a V., fornendoci l'informazione che vi si erano stanziati a fenerare i familiari di tale Yosef, poi trasferitosi a Spilamberto, e che, dopo di loro, Avraham Perugino aveva preso accordi con i signori del luogo per subentrare come prestatore[1].

Nel 1573 Ercole Contrari, signore di V., consentì ad Isacco di Beniamino di fondare un banco per 8 anni, concedendogli capitoli particolarmente favorevoli e nel 1576, il duca di Modena, senza fissare un termine, prorogò i capitoli a Isacco e a Verdimas e Sansone da Jena. Nel 1582 la concessione fu rinnovata per 6 anni dal nuovo Marchese di V., Giacomo Buoncompagni[2].

Nell'elenco dei banchi di prestito ebraici dell’Emilia-Romagna, autorizzati da Sisto V e dai successori, viene menzionato anche quello di V. negli anni 1588–1608[3].

 

Bibliografia

Balletti, A., Gli ebrei e gli Estensi, Reggio Emilia 1930.

Colorni, Judaica Minora, Milano 1893.

Diena, A., Responsa, Boksenboim, Y. (a cura di), Tel-Aviv 1977–79, in ebraico.

Loevinson, E., La concession de prêts aux Juifs par les Papes des seizième et dix-septième siècles", REJ, 95 (1933), pp. 23-31.

Loevinson, E., Notizie e dati statistici sugli ebrei entrati a Bologna nel secolo XV, in Annuario di studi ebraici, 1938, pp. 125-173.


[1] Diena, A., Responsa, II, p. 478.

[2] Balletti, A., Gli ebrei e gli Estensi, p. 68; Colorni, V., Judaica Minora, p. 687.

[3] Loevinson, E., Notizie e dati statistici sugli ebrei entrati a Bologna nel secolo XV, p. 141; Idem, La concession de banques de prêts aux Juifs, p. 28.

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