Titolo
Testo
San Giorgio di Piano
Provincia di Bologna. Di origine romana, restò sotto la Santa Sede sino al 1796.
Nel 1533 a Isacco di Vitale di Forlì, abitante a S. veniva concessa licenza di darsi ad ogni genere di commercio, godendo del privilegio dei banchieri ebrei di Bologna, salvo per il prestito e per l'esazione dei debiti. L'anno seguente, Isacco riceveva il permesso decennale di gestire con familiari e soci un banco feneratizio in loco, secondo i patti stipulati con il padre Vitale[1].
Nell'elenco delle località sottoposte da Clemente VII alla vigesima nel 1533, stilato due anni dopo dal commissario Luca Tomasino, si trovava menzionato anche S., dove risultava, tuttavia, fenerare un Salamon di Vitale[2], forse fratello di Isacco, che gli sarebbe subentrato l'anno successivo.
Bibliografia
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
Stern, M., Urkundliche Beiträge über die Stellung der Päpste zu den Juden, Kiel 1893, I vol.