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Provincia di Ferrara. Questo nome ha indicato l’insieme di una serie di località che solo a partire dal XIII secolo furono divise ad opera di Ferrara, alla quale M. fu attribuita in seguito dalla Santa Sede.
Nell'elenco degli insediamenti ebraici menzionati da Ercole II d'Este, nel 1534, figura anche M.[1].
Facendo riferimento alla presenza di un banco ebraico in questa località, un documento del 1545 riferisce che Leone de Cadiglia, già prestatore in loco, in prigione per falsi e debiti, ottenne in quell’anno la scarcerazione[2].
Bibliografia
Balletti, A., Gli ebrei e gli Estensi, Reggio Emilia 1930.
Kaufmann, D., Contributions à l'histoire des Juifs en Italie, in REJ, XX (1890), pp. 34-72.
Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'Età moderna, in Vivanti, C. (a cura di), Storia d'Italia, Annali 11, Gli Ebrei in Italia, Torino 1996, pp. 175-235.
Segre, R., La formazione di una comunità marrana: i portoghesi a Ferrara, in Vivanti, C. (a cura di), Storia d'Italia, Annali 11, Gli Ebrei in Italia, Torino 1996, pp. 781-841.
[1] Kaufmann, D., Contributions a l'histoire des Juifs en Italie, p. 52. La presenza ebraica a M. è ricordata anche dal Luzzati, (Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale, p. 202).
[2] Balletti, A., Gli ebrei e gli Estensi, p. 66. Secondo la Segre, a M. sarebbe stato il banco di Leone Gedelia o Juda Nigri, mercante portoghese, emigrato da Anversa nello stato estense, prima di trasferirsi con la famiglia a Genova; alla sua morte, nel 1545, la vedova, Stella, avrebbe liquidato tutti gli interessi del banco all'ex-socio Isacco Forti. (Segre, R., La formazione di una comunità marrana: i portoghesi a Ferrara, p. 785, n. 7). Presumibilmente, dunque, Leone de Cadiglia e Leone Gedelia (o Juda Nigri), sono da identificarsi con la stessa persona. Secondo la Segre, il Nigri avrebbe conquistato un ruolo di spicco nella comunità portoghese di Ancona già nel 1538 (cfr. op. cit., p. 786, n. 13), continuando, evidentemente a occuparsi anche dei suoi affari a M.