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Provincia di Forlì. Il castello, sorto forse tra VII e VIII secolo, divenne sul finire del XII una roccaforte di Rimini: passata quest’ultima sotto il dominio dei Malatesta anche L. ne seguì le sorti, per poi essere sotto la Santa Sede dal 1463 al 1519, anno in cui la stessa lo diede in feudo al Conte Guido Rangone di Modena. Nel 1581 però L. tornò sotto il controllo di Roma, per rimanervi sino all’arrivo di Bonaparte.
Nel 1587 è documentata la presenza di un banco ebraico a L., corredata dall'indicazione di tre nomi: Beniamino, Emanuele e Lazzarino da L.[1].
Bibliografia
Loevinson, E., La concession de banques de prêts aux Juifs par les Papes des seizième et dix-septième siècle, in REJ, 94 (1933), pp. 57-72.
Loevinson, E., Notizie e dati statistici sugli ebrei entrati a Bologna nel secolo XV, in Annuario di studi ebraici, 1938, pp. 125- 173.
Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'Età moderna, in Vivanti, C. (a cura di), Storia d'Italia, Annali 11, Gli Ebrei in Italia, Torino 1996, pp. 175-235.
[1] Loevinson, E., La concession de banques, pp. 68-69; Idem, Notizie e dati statistici, p. 141. La presenza ebraica a L. è ricordata anche da Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell’Italia centro-settentrionale, p. 202.