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Provincia di Modena. Posta ai piedi delle prime colline appenniniche, in riva al Fosso di Spezzano, fu nel Medioevo un Comune e non estraneo alle lotte intestine.
Secondo fonti archivistiche, gli ebrei risultavano presenti a F. sin dal 1556 e dal 1615-16 gestivano un banco feneratizio.
Nel 1642 300 soldati parmensi furono alloggiati nella casa degli ebrei e nella contigua casa Bonardi e nei documenti comunali dell'800, veniva ancora menzionata la "Casa del Ghetto, di ragione Zanetti"[1], che era, presumibilmente, un edificio o un isolato, abitato esclusivamente da israeliti, sito in via S. Francesco - attualmente via Vittorio Veneto -detta anche contrada del Ghetto o contrada Zanetti[2] Tale immobile si estendeva con tutta probabilità sino all'attuale via Sghedoni, alla quale l'odierna via Vittorio Veneto era collegata tramite stretti cortili interni, ora murati, ma anticamente comunicanti e forse serrati con portoni[3]. Anche il Balletti attesta che «nella piccola terra di Formigine una corta viuzza porta ancora il cartello di contrada del Ghetto»[4].
Bibliografia
AA.VV., Cultura ebraica in Emilia-Romagna, Rimini 1987.
Balletti, A., Gli ebrei e gli Estensi, Reggio Emilia 1930.