Subiaco

Titolo

Subiaco

Testo

Provincia di Roma. Sorge su una rupe rocciosa che domina la valle dell’Aniene, fra i monti Affilani e i monti Simbruini. In una grotta nelle sue vicinanze, alla fine del sec. V, si ritirò per diversi anni Benedetto da Norcia prima di dirigersi a Cassino. Nel 937 papa Leone VII cedette il castello di Subiaco, primo nucleo del paese, al monastero di S. Scolastica, di cui fu feudo sino al 1456, quando l’Abbazia fu eretta in Commenda e affidata a cardinali. Nel 1465 sotto il regime del primo abate commendatario, lo spagnolo Juan Torquemada, fu impiantata nel monastero di S. Scolastica la prima tipografia in Italia a caratteri mobili ad opera degli stampatori C. SchweynheymedA. Pannartz[1].

 

Gli ebrei furono presenti a S. almeno dalla prima metà del secolo XV. Il 26 gennaio 1459, infatti, Abramo di Guglielmo Sabbatuzio di Alatri dava quietanza per i beni dotali ricevuti per le sue nozze con Bellastella figlia di mastro Vitale di mastro Dattilo di S.[2]. Nel 1472 è registrato nella cittadina un nucleo familiare, il quale doveva per la vigesima di quell’anno la non modica somma di 30 ducati[3].

S. era prossima al regno di Napoli, e questo portò nella cittadina ebrei d’oltreconfine, in particolare al tempo dell’espulsione generale del 1541. Uno di tali esuli, il medico Gabriel Colonna (o Columba), ottenne nel 1542 il permesso di curare i cristiani, purché  assicurasse che avrebbero ricevuto i Sacramenti prima che egli iniziasse il trattamento. Era, invece, banchiere a quell’epoca Emanuel di Simone (o di Samuel) di Ariano Irpino, il quale ottenne nel 1544 la licenza, valida per tre anni, di prestare a interesse in S. La licenza gli fu confermata nel 1550 e nel 1533, ma nel 1550 fu data anche ad Abram di Salomone di Empoli[4].

Nel 1544 maestro Gabriel Columba, Emanuel de Supino ed Emanuel de Samuel versarono 3 scudi per la tassa della vigesima. Nel 1556 l’esattore registrò per S. solo un nucleo intestato a un  Manuele – di certo Emanuel di Samuel - e il pagamento di 4 ducati da lui eseguito per la suddetta tassa[5].

 

Bibliografia

 

Esposito, A.,  Gli ebrei nella regione di Campagna alla fine del Medioevo: prime indagini, in Latium, Rivista di Studi Storici, 7 (1990), p. 1-26.

Iannuccelli, G., Memorie storiche di Subiaco e della sua Badia, Genova 1856.

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.

Stirpe, M., Presenza ebraica nel Lazio meridionale, in Latium, Rivista di Studi Storici, 5 (1988).

pp. 19-33.


[1] Iannuccelli, G., Memorie storiche di Subiaco e della sua Badia, Genova 1856.

[2] Esposito, A.,  Gli Ebrei nella regione di Campagna, p. 75.

[3] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 960.

[4] Ib., doc. 2123, 2402, 2893, 3131.

[5] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 2434; Stirpe, M., Presenza ebraica nel Lazio meridionale, p. 33.

Geolocation