Maenza

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Maenza

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Provincia di Latina. Cittadina raccolta sulla cima di un colle, nei Lepini meridionali. Fu fortificata con un possente castello dai Conti di Ceccano, ma con il decadere di questa famiglia, passò nel 1346 ai Caetani di Fondi, a cui subentrarono, alla fine del 1500, gli Aldobrandini.

 

La presenza di ebrei a Maenza è attestata già nella prima metà del sec. XV: una Rosa di Ventura di Maenza, infatti, è in questo periodo a Sermoneta ed è moglie di Abramo Ciavarani. Nel suo testamento, dettato il 16 dicembre 1438, ella stabilì un lascito per le lampade delle sinagoghe della provincia di Marittima e di Roma.[1]

Nel 1472 a Maenza abitava, inoltre, un nucleo ebraico, che per la vigesima di quell’anno doveva  versare 2 ducati[2].

 

Bibliografia

 

Caciorgna, M.T., Presenza ebraica nel Lazio meridionale: il caso di Sermoneta, in  Aspetti e problemi della presenza ebraica nell’Italia centro-settentrionale (secoli XIV e XV), Roma 1983, pp. 129-173.

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.

 

 


[1] Caciorgna, M.T.,  Presenza ebraica nel Lazio meridionale, pp. 137, 158.

[2] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 960*.

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