Fara Sabina

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Fara Sabina

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Provincia di Rieti. Le origini dell'attuale abitato che, facente parte dello Stato della Chiesa, fu anche un feudo degli Orsini affondano nella fine del VI secolo.

La prima notizia di una presenza ebraica, pervenutaci finora, risale al 1537, anno in cui il camerlengo papale ordinava al vicelegato delle Marche ed ai suoi ufficiali di costringere i locali debitori di Moyche a pagare le somme dovute[1].

Nel 1542 Raphael Isaac Norsa, alias de La Fara, era banchiere qui, avendo ottenuto licenza di fenerare, e pagava, insieme ai correligionari della provincia, la tassa turca[2].

Nel 1552 Benedetto da F., infine, fu uno degli esattori fiscali degli ebrei in alcuni dei territori della Chiesa[3].    

Bibliografia

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.

 

[1]  Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 1826.

[2]  Ivi,, doc. 2200, 2031.

[3]  Ivi, doc. 3087.

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