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Provincia di Salerno. Indicato come Civita Pantuliano nei documenti angioini, il centro dell’alto Cilento prese con gli Aragonesi il nome di Castelluccia, che mantenne sino al 1863. Nel 1443 era tassato per 227 fuochi.
Il 21 novembre 1494 la Camera della Sommaria ordinò al capitano di Castelluccia di permettere che Angelo de Salerno e i suoi soci per maggiore sicurezza si trasferissero in quella località con il banco di prestito che gestivano nel casale di Ottati[1].
Bibliografia
Colafemmina, C., Gli ebrei nel Salernitano (sec.IV-XVI), in Documenti e realtà nel Mezzogiorno italiano in età medievale e moderna. Atti delle giornate di studio in memoria di Jole Mazzoleni (Amalfi, 10-12 dicembre 1993), Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Amalfi 1995, (Atti 6), pp. 167-193.
[1] ASNa, Sommaria, Partium 41, 121v ( Colafemmina, C., Gli ebrei nel Salernitano, p. 193, doc. 8).