Termini Imerese

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Termini Imerese

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Termini Imerese, situata in Val di Mazara, sulla costa settentrionale della Sicilia ad est di Palermo, fu una città demaniale. Il sito su cui è posta era abitato sin dai tempi preistorici, ed il centro passò sotto tutte le dominazioni antiche e medievali dell’isola.

Il primo documento che ricordi la presenza ebraica a T. risale al 1107, quando la duchessa Adelaide e suo figlio (Ruggero II) donarono le decime degli ebrei locali alla chiesa di S. Bartolomeo di Lipari[1]. Successivo a questo atto fu, nel 1287, l'acquisto di una casa in città da parte di Samuel di Barshun[2].

Al principio del XV secolo i rapporti fra gli ebrei di T. e le autorità locali furono tesi, e necessitarono di interventi da parte del re[3]. Nonostante ciò Brachono Taguil, ebreo di questa città, rivestì nel 1438 la carica di vicesecreto, ufficio inconsueto per un personaggio del suo credo religioso nella Sicilia medievale[4].

La prossimità a Palermo influenzava gli stretti legami fra gli ebrei delle due città e spesso essi si trasferivano da un luogo all'altro.

Personaggio preminente della T. della seconda metà del '400 fu Maestro Mazaro Sacerdoto, medico ed uomo d'affari[5].

Quella di T. fu una comunità ebraica di dimensioni medie, che, al momento dell'espulsione, contava 400 membri circa. Qui è stata segnalata l’esistenza di due sinagoghe, il cui sito, insieme a quello del quartiere ebraico, è stato identificato[6].

 


[1] Simonsohn, Jews in Sicily, Doc. 170; Garufi, Il più antico diploma purpureo con scrittura greca ad oro, p. 133; Menager, Amiratus, l’Emirat et les origines de l’Amiraute (XI-XIII siècles), p. 107 e segg.; White, Latin Monasticism, p. 250; Straus, Die Juden im Königreich Sizilien unter Normannen und Staufern,  p. 96. Sui rapporti degli ebrei con l'autorità, con le istituzioni comunitarie ed altri aspetti si veda la voce relativa alla città di Palermo.

[2] Simonsohn, Jews in Sicily, Doc. 265.

[3] Ivi, Doc. 1723, 1725, 1777, p. 10557 e segg.

[4] Ivi, Doc. 10576.

[5] Su Sacerdote si veda Ivi, vol. 16, passim.

[6] Scandaliato, La Giudecca di Termini Imerese, p. 1 e segg.; Id., Nuovi documenti sugli ebrei di Termini Imerese, p. 23 e segg.; Id., Gli ebrei di Sicilia alla luce della fonti notarili, p. 513 e segg. Per il restauro della sinagoga si veda Simonsohn, Jews in Sicily, p. 10819 e segg.

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