Capizzi

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Capizzi

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Capizzi, nell'altopiano (1,100 metri di altezza) dei Nebrodi, al nord di Nicosia, in Val Demone della Sicilia. Fino al 1449 C. fu feodo baronale, quando tornò sotto il dominio diretto del re. In quell'occasione re Alfonso prese sotto la sua protezione gli abitanti di C. e della vicina Mistretta, cristiani ed ebrei. Poco più tardi gli ebrei di C. appariscono sulle liste di tasse delle comunità ebraiche siciliane. Non vengono menzionati nella documentazione al tempo dell'espulsione. Però, ancora nel 1497 si parla negli atti della loro proprietà lasciato indietro nel 1492. No v'e traccia d'un quartiere ebraico.[1]


[1] Chillemi, Giudecche dei Nebrodi, pp. 67f.; Palermo, Slaughter, p. 270; Simonsohn, Jews in Sicily, Doc. 2917, 2924 (protezione), 3120a, 3342, 3636, 3672a (tasse), 6102 (proprietà). Sui rapporti coll'autorità, le istituzioni comunali, ecc. si ved. s.v. Palermo.

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