Acerenza

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Acerenza

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In provincia di Potenza, sul vertice di un rilievo nell’alta valle del Bradano. Sede vescovile dal V secolo. Nel  1443 fu tassata per 193 fuochi.

Nel 1498 gli ebrei di Acerenza dovevano al fisco 2 ducati e 2 tarì quale residuo delle tasse dell’anno precedente[1]. Nel  1511 i nuclei ebraici erano tre, intestati a Isac Spagnolo, Mastro Iacob e Ricca, vedova di Mastro Abraam. Nel mese di maggio essi lasciarono Acerenza in forza dell’espulsione decretata  da Ferdinando il Cattolico. Il 17 marzo 1512 la Camera della Sommaria ordinò al commissario della provincia di defalcarli dal numero dei fuochi fiscali della città, che passavano da 239 a 236[2].

Cesare Colafemmina

[1] ASNa, Sommaria, Tesorieri e Percettori 1454, c. 22v.

[2] Colafemmina,  Minoranze: gli Ebrei, p. 84.

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