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Provincia di Vercelli. S. compare nella documentazione per la prima volta nel 1014: di allora, e per i secoli seguenti, fu retta da diversi signori, seguendo in generale le vicende di Vercelli.
I deputai di Vercelli denunciarono nel 1549 al loro concilium sapientum,che degli ebrei si erano insediati nei villaggi circostanti e a S., senza il consenso della città, chiedendone l’espulsione quare bonum esset eos expellere a dictis locis ut redeant Palestinam. Quando i deputati presentarono agli ebrei l'ordine di sfratto, questi dimostrarono i loro privilegi ducali, ma il consiglio ordinò ai deputati stessi di intervenire con il Duca per mandarli via: se quello avesse rifiutato, essi avrebbero dovuto ottenere almeno un ordine che proibisse agli ebrei di esigere un interesse più alto di quello stabilito negli statuti di Vercelli[1].
Non vi sono attestazioni documentarie successive in merito alla presenza ebraica: solo nel 1782 vengono menzionati Leone Sacerdoti e Vita Levi, abitanti a S., come proprietari di panni e drappi[2].
Bibliografia
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.