Potenza Picena

Titolo

Potenza Picena

Testo

Provincia di Macerata. Erede della colonia romana di Potentia, distrutta durante la guerra greco-gotica, è attestata nel sito attuale dal X secolo con il nome di Montesanto. Nel XII secolo il centro passò dalla sottomissione alla contea di Fermoallo status di libero Comune e, parte dello Stato della Chiesa, acquisì la denominazione attuale solo nel 1862.

Quello di questa località era prevalentemente un insediamento di banchieri: nel 1531 Benedetto di Areguardato di Montelupone ottenne licenza dalla camera papale di tenervi un banco feneratizio, dal momento che Deodato di Lazaro da P. aveva rinunciato ai propri diritti di prestatore. La concessione fu, poi, confermata allo stesso Benedetto qualche mese più tardi, nonostante le proteste di Michele, Daniele e Servo di possedere dei diritti esclusivi per poter fenerare a P.[1].

Nello stesso anno il camerlengo papale concesse ad Angelo di Bencamin una tolleranza quinquennale per prestare qui ed a Recanati[2].

Nel 1538 il camerlengo concesse una tolleranza quinquennale per poter prestare ad usura a P. ad Aleuccio di Simone da Fabriano ed ai suoi cugini e cognati Angelo e Felice di Samuele da P.[3].

Servo di Lustro da Benevento ottenne nel 1545 una tolleranza quinquennale per poter prestare qui da solo, in seguito alla dissoluzione di una società con Daniele di Consilio da Mantova[4].

Bibliografia

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.


[1]  Simonsohn, S., The Apostolic See, doc. 1506, 1532.

[2]  Ivi, doc. 1525.

[3] Ivi, doc. 1893.

[4] Ivi, doc. 2488.

Geolocation