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Castel Durante (Urbania dal 1636)
Provincia di Pesaro e Urbino. Nacque nell’ attuale località intorno al 1284 ed in seguito fece parte del ducato d'Urbino.
Il primo ebreo che incontriamo a C. è il medico, nonché prestatore, Maestro Emanuele di Maestro Mele da Fano, attestato nel 1387 e socio di Matassia di Maestro Musetto da Rimini[1]. Samuele, che fu in lite per alcuni crediti con Giovanni de Ritio di Deotiguardi (1396)[2]. Maestro Angelo di maestro Aleuccio fu prestatore a C. nel 1424[3] ed il banco feneratizio vide prima nascere la società di Samuele, Isacco e Venturello da Urbino e Salomone di Aliuccio e Josef di Guglielmo da Arezzo[4] e poi fu ceduto nel 1443 dagli ultimi due ad Manuele di Musetto, abitante a Perugia[5].
Il banco era stato concesso agli ebrei dal conte Oddantonio di Urbino, dietro tassa annuale di 25 ducati[6] ed i feneratori ebrei vengono menzionati negli atti di C. continuamente nel '400 e '500. Ancora nel 1615 Davide di Moise Emanuele di Montefiore esercitava il prestito qui ed a La Fratta. Infine, assieme al prestito, gli israeliti di C. esercitavano la strazzaria[7].
Bibliografia
Leonardi, C., Le origini francescane del Monte di Pietà di Urbania, inPicenum Seraphicum9 (1972), pp. 130-161.
Toaff, A., The Jews in Umbria, Leiden-New York-Köln 1993-94.
Veronese, A., La presenza ebraica nel ducato di Urbino nel Quattrocento, in Atti Italia Judaica VI (1995), Roma 1998, pp. 251-281.
[1] Cfr. Veronese, A., La presenza ebraica nel ducato di Urbino, pp. 256-257 e note 24-25.
[2] Leonardi, C., Monte di Pietà di Urbania, p. 137.
[3] Ivi.
[4] Veronese, A., op. cit., p. 278-279.
[5] Leonardi, C., op. cit., p. 137; Toaff. A., Umbria, doc. 1035, 1196.
[6] Leonardi, C., op. cit.,nota 39.
[7] Ivi, p. 138 e segg.