Amatrice

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Già appartenente all’Abruzzo, fu aggregata nel 1927 alla provincia di Rieti, nel Lazio. Sorge alle falde del monte Gorzano ed insiste su di un’area che, abitata già in epoca preistorica, iniziò a fiorire in età romana grazie alla vicinanza della via Salaria. Appartenente al Comitato di Ascoli sotto i Longobardi, entrò a far parte del Regno di Napoli nel 1265 e, all’interno di quest’ultimo, fu retta dagli Orsini dal 1582 al 1692. Nel  1443 era tassata per 786  fuochi.

Il 6 giugno 1452 Moyses di mastro Angelo di A. fu incaricato, insieme a mastro Guglielmo de Iacobo di Chieti, di recuperare dai correligionari d’Abruzzo che operavano come prestatori la quota del contributo di 1.000 ducati già donato ad Alfonso I d’Aragona perché confermasse ai giudei del Regno la facoltà di prestare a interesse. A chi rifiutasse di versare la propria quota, sarebbe stato vietato l’esercizio del prestito e sarebbero state  inflitte, irremissibilmente, le sanzioni comminate[1].

Il 3 ottobre 1521 la Camera della Sommaria ordinò al tesoriere di Abruzzo Ultra di attenersi a quanto stabilito da Carlo V sulla somma massima che poteva essere chiesta agli ebrei più facoltosi quale parte del tributo di 1.500 ducati che era stato imposto a tutti i giudei, e cioè non più di 40 ducati a casata. Per tale somma, quindi, e non di più, doveva essere tassato Salomone, gestore di un banco di prestito di A. a nome dello zio mastro Angelo de ser Mele di Ascoli. L’intervento della Sommaria era stato chiesto dalle autorità locali, che avevano dichiarato che la cittadinanza aveva voluto  mastro Angelo de ser Mele perché prestava a multo minore prezo che non fanno li altri hebrei habitanti nel Regno, e veniva incontro alle necessità e bisogni della stessa, in particolare per l’adempimento degli obblighi fiscali[2].

Bibliografia

Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Abruzzo (III), in Sefer Yuhasin 13 (1997), pp. 9-21.

Mazzoleni, J. (a cura di), Il  «Codice Chigi». Un registro  della cancelleria di Alfonso I d’Aragona re di Napoli per gli anni 1451-1453 , Napoli 1965.


[1] Mazzoleni,  Il «Codice Chigi», pp. 332-333, doc. 333.

[2] Colafemmina,  Documenti per la storia degli ebrei in Abruzzo (III), pp. 15-16, doc. 29.

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