Alife

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Alife

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Provincia di Caserta. Centro della media valle del Volturno, alle falde meridionali del massiccio del Matese, corrisponde all’antica Alifae di origine sannitica, che nel I secolo dell’era volgare ospitò una colonia romana e fiorì sotto l’impero. Fu contea longobarda ed in seguito feudo di varie famiglie. Nel 1483 Ferrante I la cedette a Pasquale Diaz Garlon. Sede vescovile dagli inizi del secolo V. Nel 1443 era tassata per  185 fuochi e nel 1532 per 94.

 

Gli ebrei sono documentati ad A. in età angioina. Nel 1276 e nel 1277 essi espletavano i loro doveri fiscali insieme alla popolazione cristiana, con la quale erano conteggiati sotto un’unica voce: Alifia cum Iudeis[1]. La comunità doveva essere abbastanza numerosa, perché nel 1294 le pressioni conversionistiche della corte e degli ordini mendicanti portarono diciannove ebrei  al battesimo[2].

Nel 1508 furono censite qui tre famiglie di ebrei ed un neofita: Vitale de Mosè – poverissimo e nullatetente – con la moglie Stella e i figli Angelo, Mosè e Gronossa, Marzio di Abraham con la moglie Carmosina e i figli Bonomo e Consiglio, Angelo Ferdinando neofita, figlio del suddetto Abraham e Benedetto, con la moglie Florenzia e i figli Lustro e Stella. Nello stesso anno fu annotata la presenza di un ebreo forestiero di nome Salomone, che si era intrattenuto nella città solo per dieci giorni per confezionare sapone[3].

 

 

Bibliografia

 

Cubellis  M. (a cura di), I Registri della Cancelleria Angioina, XLVI, Napoli 2002.

Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, 1915, riedizione a cura di Filena Patroni Griffi, Napoli 1990.

Patroni Griffi, F., Campania e Lazio meridionale, in L’Ebraismo dell’Italia Meridionale Peninsulare dalle origini al 1541. Società, Economia, Cultura, Atti del Convegno internazionale di studio organizzato dall’Università degli Studi di Basilicata (Potenza-Venosa, 20-24 settembre 1992), a cura di Fonseca, C.D. et alii, Galatina 1996.         

 

 


[1] Cubellis  M. (a cura di), I Registri della Cancelleria Angioina, XLVI, Napoli 2002, pp. 180, 257, 299.

[2] Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al XVII secolo,  Torino 1915, p. 55.

[3] Patroni Griffi, F., Campania e Lazio meridionale, in L’Ebraismo dell’Italia Meridionale Peninsulare dalle origini al 1541. Società, Economia, Cultura, pp. 260-261.

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