Cassine

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Cassine

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Provincia di Alessandria. Il centro compare alla documentazione verso la fine del X secolo e, tra Medioevo ed Età Moderna, passò alternativamente sotto il dominio dei marchesi di Monferrato e la signoria di Milano. Nel 1707 fu annesso ai domini sabaudi.

Un Marco ebreo abitava a C. nel 1459 ed il podestà ricevette l’ordine di esigere da lui la rata delle tasse imposte agli ebrei del ducato di Milano[1].

Verso il 1481 è attestato nella località un Salomone, indicato come debitore di certo Michele e sulle cui proprietà rivendicava diritti anche lo stesso marchese del Monferrato[2].

Nel 1550 il Comune si lamentava presso le autorità centrali del Ducato di Milano perché gli ebrei esigevano un interesse eccessivo[3]: in quel periodo era banchiere a C. Abramo della Torre (almeno dal 1540 in avanti), al quale il figlio ed erede di un cliente contestò il debito del padre. Abramo fu coinvolto, poi, anche in altre dispute pecuniarie[4].

L'elenco dei banchi  contenuto nell'accordo firmato dagli ebrei del Ducato di Milano nel 1558 con gli ufficiali loro preposti fa riferimento per questa località al banco degli eredi di Matheo[5].

Sappiamo, infine, che almeno negli anni 1567-1576 il banchiere locale fu Salvatore di Leone Levi[6].  

Bibliografia

Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982–1986.


[1] Simonsohn,S., Milan, doc. 629.

[2] Ivi, doc. 2055.

[3] Ivi, doc. 2681.

[4] Ivi, doc. 2686, 2693, 2707.

[5] Ivi, doc. 2991.

[6] Ivi,doc. 3552, pagg. 2769, 2778, 2784, 2996, 3011.

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