San Gemini

Titolo

San Gemini

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Provincia di Terni. Le origini risalgono ai tempi dei romani, quando S. era attraversato dalla via Flaminia. Il borgo medievale fu costruito sopra l’insediamento romano .

Il primo accenno ad una presenza ebraica a S. risale al 1430, quando il medico maestro Giacobbe di Mele da Terni, abitante a S., fece istanza alle autorità di Amelia per essere ammesso in questa località come prestatore. Il consiglio comunale deliberò di accettare la domanda dell'ebreo e di redigere una condotta, che vene firmata qualche settimana più tardi[1].

Nel 1486 i fratelli Raffaele e Bonaiuto, figli di Bonaiuto di Isacco da Spoleto, erano prestatori a S. e vennero messi agli arresti e accusati di aver praticato delle frodi, in particolare presso il loro banco di S. in seguito essi furono rilasciati dietro promessa di presentare al tesoriere della Camera Apostolica la loro contabilità[2].

Bibliografia

Toaff, A., The Jews in Umbria, 3 voll. Leiden, New York, Köln 1993-1994.


[1] Toaff, A., Umbria, doc. 821, 823.

[2] Ivi, doc. 1900.

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