Bigarello

Titolo

Bigarello

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Bigarello (ביגרילו)

Provincia di Mantova. Insistendo su di un area abitata già in epoca preistorica, B. aveva un centro sviluppato già nel XIII secolo e, conteso per la sua posizione di confine da vari signori, tra cui i Canossa e gli Scaligeri, entrò poi a far parte del ducato di Mantova.

Il primo accenno ad una presenza ebraica a B. risale al 1495, quando Aronne di Giuseppe da Pesaro e Bonaventura (Meshullam) di Emanuele (Menahem) ricevettero la absolutio, seguita, poco dopo, dalla conferma di poter fenerare ad Aronne di Giuseppe. Due anni più tardi ebbero la absolutio anche i figli di Aronne, Elia, Emanuele (Menahem) e Bonaiuto (Azariah)[1].

L’attività feneratizia ebraica a B. proseguì anche durante il XVI secolo: nel 1507, l’autorizzazione all’esercizio del banco venne data ad Elia di Aronne e, dopo la sua morte, al posto del figlio Aronne, rimasto senza mezzi, subentrò nella gestione del prestito nel 1514 Giuseppe di Isacco Galli di Governolo[2].

Il Galli risulta aver posseduto un “albero” cabbalistico ( che si trovava alla fine di un libro di preghiere festive secondo il rito romano), copiato per lui da Abraham Farissol nel 1488[3]

L’ultimo documento attestante il gruppo ebraico della località è del 1540 e testimonia che l’attività feneratizia era esercitata, all’epoca, da Isacco e Vitale (Yehiel) Massarano[4].

 

Bibliografia

Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977.


[1]  Archivio Gonzaga di Mantova, Libro dei decreti, 11 giugno 1495; 18 agosto 1495; 19 agosto 1497, citato in Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Mantua , p. 213 (nota).

[2] Ivi, p. 226 (nota).

[3] Ivi, p. 630, n. 128.

[4] Ivi, p. 226 (nota).

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